Biblioteca Civica Bertoliana

13/07/2020

Terrestri d’estate, nel giardino dell’Astra l’avant-pop di Sotterraneo con Shakespearology

Il collettivo fiorentino, Premio Ubu 2019 per "Overload", torna ospite della Piccionaia e riporta in vita il padre del teatro moderno con un’"intervista impossibile" che dà voce al Bardo in persona

Sono reduci dai successi di "Overload", applaudito al Teatro Astra nel novembre 2018 e valso alla compagnia nel 2019 il massimo riconoscimento del teatro italiano, il Premio Ubu per il Miglior Spettacolo. Ed oggi si preparano tornare a Vicenza con il loro ultimo lavoro dal titolo "Shakespearology" che, a un anno dal debutto al Kilowatt Festival di Sansepolcro, ha collezionato una lunga serie di recensioni entusiaste confermano il loro percorso come uno dei più interessanti ed efficaci della nuova scena nazionale. Si tratta del collettivo fiorentino Sotterraneo, e l’appuntamento è per venerdì 17 luglio (ore 21.30) nel Giardino del Teatro Astra, all’interno del programma di "Terrestri d'estate", il festival di teatro urbano de La Piccionaia realizzato per il Comune di Vicenza e AIM Gruppo con Biblioteca Civica Bertoliana e con il contributo del Ministero per i Beni e le attività culturali, in rete con Pigafetta500, Illustri, ALDA European Association for Local Democracy e Festival Vettore Utopia, con il sostegno di Centro Veneto Bassano Banca e la partnership tecnica di Panda Print, Tipografia Unione, Studio Mama e Manaly Stand Eventi, all’interno del cartellone estivo del Comune di Vicenza "Viaggio in città".

Frutto di una ideazione e regia collettiva del gruppo, su scrittura di Daniele Villa"Shakespearology" è – come recita il sottotitolo – "un'intervista impossibile a William Shakespeare", con un esplicito richiamo al ciclo di Radio Rai degli anni ’70. Lo spettacolo è un one-man show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo. Nei panni di uno Shakespeare in versione rocker c’è Woody Neri, che sul palco dialoga con le voci registrate di Sara Bonaventura, Daniele Villa e Claudio Cirri che lo incalzano di domande per riportarlo indietro agli episodi salienti della sua vita: il matrimonio in giovane età, l’esperienza della paternità, il trasferimento a Londra, il crescente successo, la nascita della compagnia dei Lord Chamberlain’s Men e poi dei King’s Men. Non a caso, Sotterraneo cita J.D. Salinger: "quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono".

"È da un po’ di tempo che volevamo usare il teatro come quella famosa telefonata, per incontrare Sir William Shakespeare in carne-e-ossa e fare due chiacchiere con lui sulla sua biografia, su cosa è stato fatto delle sue opere, su più di 400 anni della sua storia post-mortem dentro e fuori dalla scena – come se accompagnassimo Van Gogh al Van Gogh Museum o Dante in mezzo ai turisti che visitano la sua abitazione fiorentina. Partiamo dall’immaginario collettivo per parlare con Shakespeare. Certo, non sarà il vero, autentico, originario William Shakespeare, ma se riusciamo a incontrare anche uno solo dei possibili Shakespeare, forse l’esperimento potrà dirsi riuscito".

Esilarante e intelligente, lo spettacolo riporta in vita il genio di Stratford-upon-Avon attraverso quella ricerca "avant-pop" che caratterizza la produzione di Sotterraneo e che è fatta dal cortocircuito tra materiali massmediatici, cultura alta e cultura popolare, mash-up citazionisti. a partire da colui che è il padre stesso del teatro moderno e dalla sua sterminata eredità transdisciplinare, "Shakespearology" è anche un’indagine sullo statuto del teatro e dell’arte oggi, "una messa in discussione del circuito di consumo istituzionale dell’arte, dall’anello autore-produttore-consumatore a quello autore-partecipante interattivo", come osserva Andrea Zingari su Pane Acqua e Culture.

Con questa nuova produzione, la compagnia torna dunque a interrogare il presente con caustica leggerezza, come aveva fatto in lavori precedenti come "Post-it", "Homo ridens", "Be normal!", "Be legend!", "War now!", passando per il Teatro Ragazzi con il geniale "La Repubblica dei bambini", ospitato al Teatro Astra nel 2012. Un percorso artistico riconosciuto da alcuni tra i più importanti premi teatrali nazionali e internazionali, tra cui Premio Lo Straniero (2009), Premio Ubu Speciale (2009), Premio Hystrio Castel dei Mondi (2010), Silver Laurel Wreath Award / MESS Festival di Sarajevo (2011), Eolo Award (2012), ACT Festival Prize (2012) e BE FESTIVAL 1st Prize (2012), Best of Be Festival (2016). Ultimo, in ordine di tempo, il Premio Scenari Pagani (2019) che ne consacra la capacità di "raccontarci con leggerezza, una scena contemporanea che si interroga sulle condizioni del tempo presente; una scena come luogo di cittadinanza, luogo di piccoli e significativi gesti quotidiani che con una ironia e sarcasmo in chiave avant-pop ancora allenano la coscienza critica".

L’evento si svolgerà in sicurezza e nel rispetto della normativa anti-covid.

"Terrestri d'estate 2020" è la 3edizione di un progetto che unisce teatro, arti visive, performance, itinerari, laboratori e giochi. Venti giorni di spettacolo, dedicate alla diffusione dell’arte in tutte le sue forme; un programma in 3 sezioni - famiglie, silent play, teatro, a cui si aggiunge InChiostro, l’iniziativa della Biblioteca Civica Bertoliana quest’anno realizzata in collaborazione con La Piccionaia - che si rivolge a tutte le età e che quest’anno vuole essere un invito a prendere esempio da chi ha saputo vedere la bellezza senza perdere mai la voglia di osservare, scoprire, preservare e custodire, nella convinzione che l’esperienza del bello ci apre all’altro e ci dice qualcosa su noi stessi.

Il programma dettagliato è scaricabile dal sito www.teatroastra.it

Biglietti: 8 euro (acquisto in prevendita); 10 euro (acquisto la sera dello spettacolo); 20 euro (card estate 3 ingressi).

Si raccomanda l’acquisto in prevendita sul sito www.teatroastra.it (con bonifico bancario) e presso l’Ufficio del Teatro Astra (senza diritti di prevendita); tramite circuito Vivaticket dal sito www.teatroastra.it (con diritti di prevendita).

Informazioni e prevendite: Ufficio Teatro Astra, Contrà Barche 55 – Vicenza; telefono 0444 323725, info@teatroastra.itwww.teatroastra.it.     

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