Biblioteca Civica Bertoliana

DONAZIONI: Schede

RACCOLTA E ARCHIVIO NIEVO - Donatore: Lelio Bonin Longare 1924-1933
Descrizione.
Fanno parte di questo importante lascito l'archivio della famiglia Nievo, ramo vicentino, e la libreria della famiglia. Vi sono numerosi manoscritti, tra cui un Breviarium Romanum e le Lettere a Damaso di S. Eusebio, entrambi riccamente miniati; 34 incunaboli, tra cui uno splendido Tibullo miniato; numerose aldine ed edizioni cominiane. La "Libreria" depositata in Bertoliana conta 1290 opuscoli e 6173 volumi. Per la grande ricchezza della donazione risulta difficile segnalare le opere di pregio. Vi sono, infatti, atlanti geografici interamente acquerellati d'epoca, libri d'arte, classici ed edizioni d'argomento religioso. Sia pur nella varietà dei soggetti presenti, la "Raccolta Nievo" si presenta con le caratteristiche di una biblioteca nobiliare settecentesca: predominano i testi letterari greci, latini, italiani e francesi; vi è una buona presenza di testi giuridici antichi, di epoca veneta e di epoca giacobino-napoleonica. Anche la cultura cattolica, dai Santi Padri fino a Bossuet, occupa un posto di rilievo nella biblioteca.
Informazioni.
La Libreria Nievo "con voto che la raccolta rimanga unita in una sala e che si chiami Nievo, come ricordo dell'antica famiglia vicentina della quale sua madre fu l'ultima rappresentante", giunse in Bertoliana in tre anni assieme agli scaffali che la contenevano e fu depositata in un primo tempo a pianoterra di Palazzo Cordellina. L'archivio, giunto dopo la Libreria, era, purtroppo, in cattivo stato di conservazione. Già dal 1924 Bonin Longare aveva pensato alla Bertoliana donando una serie di Atti Governativi cui si aggiunsero altre pubblicazioni di carattere legislativo nel corso degli anni. Nato nel 1859, Lelio Bonin Longare fu ambasciatore, parlamentare per il Distretto di Marostica e diplomatico che non disdegnò di intervenire sulla stampa del tempo. Scrisse così dell'Estremo Oriente, del disarmo, della funzione della Società delle Nazioni, ma pure di Zanella, Massimo d'Azeglio, Fogazzaro e Lampertico.

DONO CONTI - Donatore: Giulio Conti 1925
Descrizione.
Carteggio tra Pietro Conti, antenato del donatore, con il vescovo di Padova, card. Gregorio Barbarigo (1670 - 1673).
Informazioni.
Giulio Conti preferì donare il carteggio alla Bertoliana anziché alla Biblioteca Vaticana che l'aveva più volte richiesto.

DONAZIONE ZARDO - Donatore: Eredi Giuseppe Zardo 1925
Descrizione.
270 opere quasi tutte di agraria.
Informazioni.
Giuseppe Zardo, pur avendo percorso la carriera militare, ebbe propensione per gli studi di agraria e le opere furono donate dagli eredi dopo la sua morte.

LEGATO RUMOR - Donatore: Sebastiano Rumor 1929
Descrizione.
I doni di Sebastiano Rumor alla Bertoliana furono numerosissimi. Precedentemente al legato testamentario erano pervenuti in dono, tra l'altro: le Genealogie varie manoscritte di B. Bressan, la ducale manoscritta di P. Grimani del 1750 e le pubblicazioni d'interesse locale delle quali fu autore. Da non dimenticare il dono delle lettere autografe e delle opere di G. Zanella e di A. Fogazzaro. Tutto riferito a quest'ultimo scrittore è invece il Legato Rumor. In esso assai importanti risultano le 10 grosse buste contenenti non solo carteggi, ma anche minute delle principali opere fogazzariane: Piccolo mondo antico e Piccolo mondo moderno, Il Santo, Leila e Malombra. Vi sono anche altri scritti autografi e periodici che trattano di Fogazzaro e dei suoi romanzi. Al corpo fogazzariano, nel Legato Rumor, si aggiunge, come unica eccezione, il manoscritto originale de Il blasone vicentino pubblicato dallo stesso Rumor nel 1899.
Informazioni.
Sebastiano Rumor, nato nel 1862, era stato vice-direttore della Bertoliana dal 1890 e direttore dal 1925 fino alla morte nel 1929. Si era legato al Fogazzaro fin dal 1885, quand'era ancora seminarista, e dello scrittore era stato certamente uno degli amici più affettuosi, il più fedele e costante. A partire dal 1890 era diventato depositario dei manoscritti del concittadino illustre e delle lettere che questi riceveva. Fogazzaro confessava a Filippo Crispolti nel dicembre 1892: "Un buon prete modesto e zelante bibliografo, scandalizzato dalla mia incuria, ha fatto e fa lui quanto bisogna per me... Io gli dono una copia di tutto ciò che pubblico e gli passo i giornali che si occupano di me. Credo che egli abbia fatto di tutto una raccolta completissima". Tutto ciò Rumor aveva raccolto nella sua biblioteca in via del Motton e destinato poi alla Bertoliana per lo "Stipo Fogazzaro" collocato nell'artistico mobile che doveva conservare, come sta scritto, "Della sua vela il corso e il suon del vento". Con disposizione testamentaria olografa (atti notaio Giuseppe Zampieri, 1926) Rumor legò alla Bertoliana il busto in bronzo di Fedele Lampertico dello scultore Spazzi, i manoscritti autografi, lettere e documenti, opere originali e versioni, studi critici, articoli di giornali e di riviste e 186 opuscoli di Antonio Fogazzaro.

DONO PASINI - Donatore: Eleonoro Pasini 1929
Descrizione.
281 opere per complessivi 701 volumi. Prevale l'argomento scientifico, in massima parte geologico. La donazione andò ad integrare quanto già donato, sulle stesse materie, da Francesco Molon.
Informazioni.
Pur essendo laureato in legge, Eleonoro Pasini ebbe una particolare passione e propensione per gli studi geologici e mineralogici, come attesta anche la donazione al Civico Museo della sua raccolta di minerali.

CARTE CHIERICATI SALVIONI - Donatore: Giangiorgio Zorzi Giustiniani 1930
Descrizione.
Si tratta di documenti di epoche diverse, conservati in 4 unità di confezionamento, relativi al disperso archivio della famiglia Chiericati Salvioni.
Informazioni.
Giangiorgio Zorzi Giustiniani, figlio di una Chiericati Salvioni, ebbe queste carte dalla madre.

CARTE BORTOLAN - Donatore: Eredi Domenico Bortolan 1930
Descrizione.
Le carte manoscritte che portano il suo nome, raccolte in 44 grosse buste, sono frutto di approfonditi studi su tutti i fondi archivistici antichi allora presenti in Bertoliana e sono diventate strumento, a loro volta, per la conoscenza e la ricostruzione storica e toponomastica di Vicenza, dal Medioevo fino ai primi anni di questo secolo.
Informazioni.
Sacerdote erudito e dedito all'insegnamento, nel 1884 Domenico Bortolan subentrò ad Andrea Capparozzo nella guida della Bertoliana che resse con competenza e scrupolosità. Si occupò del riordino della Biblioteca e del suo trasferimento dalla sede di contrà del Monte al Convento dei SS. Filippo e Giacomo. Fu studioso di storia locale, in particolare di quella religiosa. A partire dal 1888 Bortolan aveva gratificato la "sua" Biblioteca con varie donazioni. In quell'anno, infatti, aveva offerto le lettere autografe di N. Dalle Laste, un'ode autografa di Zanella ed altri manoscritti. Le sue pubblicazioni, un centinaio, erano state poi da lui donate in più copie alla Biblioteca per poterle usare come oggetto di scambio con altre biblioteche. Oltre a ciò offrì l'abbonamento a riviste e periodici.

ARCHIVI DEGLI ANTICHI OSPEDALI - Donatore: Ospedale Civile di Vicenza 1930
Descrizione.
La documentazione è relativa agli ospedali di S. Antonio abate, S. Lazzaro, SS. Ambrogio e Bellino, S. Bovo e della Pia Opera di Carità con le eredità e commissarie ad essi annesse. Gli atti contenuti in questi archivi, di complessive 916 unità di conservazione, vanno dalla fine del XIII secolo agli inizi del XIX. Comprendono anche gli atti dei primi anni dell'Ospedal Grande. Riguardano soprattutto l'organizzazione dell'assistenza e la gestione patrimoniale.
Informazioni.
Questi archivi con provvedimento dei Sindaci inquisitori di Terraferma del 10 ottobre 1772 furono riuniti per costituire l'Ospital Grande degli infermi e dei poveri (l'attuale Ospedale Civile di Vicenza). Come sede per la nuova struttura la Città acquistò per 8.000 ducati il convento dei Padri Lateranensi di S. Bortolo, soppresso dalla Repubblica Veneta nel 1771. Il commissario straordinario dell'Ospedale Civile di Vicenza il 27 giugno 1930 comunicava al Sindaco della Città di affidare alla Bertoliana gli archivi di cui sopra che rischiavano di finire "nel mare magnum" del regio Archivio di Stato di Venezia. Già nel giorno successivo il Comune con provvedimento d'urgenza accettava e il 30 dello stesso mese veniva effettuato il trasporto del materiale in Bertoliana.

DONI CASSA DI RISPARMIO - Donatore: Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, 1930-1993
Descrizione.
La Bertoliana ha chiesto aiuto più volte anche alla locale Cassa di Risparmio che ha ripetutamente risposto con disponibilità a tali esigenze, per esempio con la stampa del catalogo della mostra Teatro del cielo e della terra allestita nel 1984. Sempre nel 1984 ha fornito la somma necessaria all'acquisto del primo sistema informatico per la catalogazione della Bertoliana: 70 milioni di lire. Nel 1993 ha contribuito all'acquisizione dell'archivio fotografico di interesse locale Tapparo & Trentin.

DONI BANCO AMBROSIANO VENETO - Donatore: Banco Ambrosiano Veneto 1930-1995
Descrizione.
Il Banco Ambrosiano Veneto ha risposto in varie occasioni a specifiche necessità della Bertoliana. Ha così finanziato particolari attività culturali, la stampa di cataloghi, oppure la sottoscrizione di alcuni periodici. Nel 1981 l'Istituto di credito acquistò e donò alla Biblioteca un importante incunabolo vicentino: Petrus de Unzola, Aurora novissima, Vicenza, Enrico di Ca' Zeno, 1485.

CARTE BRASCO GISLANZONI - Donatore: Umberto Tergolina Gislanzoni Brasco 1931
Descrizione.
Si tratta di una serie di mappe e disegni riguardanti i beni dei conti Brasco Gislanzoni situati in territorio vicentino, nonché di documenti vari in pergamena della famiglia Brasco datati dal 1295 al 1600.

ARCHIVIO PORTO - Donatore: Alessandro e Luigi da Porto 1932
Descrizione.
Contiene 120 unità di conservazione con documenti che vanno dal 1279 alla fine del secolo XVIII, relativi alla famiglia Porto di Vicenza.
Informazioni.
Su sollecitazione del conte Giovanni Da Schio, i fratelli Alessandro e Luigi da Porto affidarono alla Biblioteca in deposito permanente il loro archivio familiare, allo scopo di favorirne la conservazione e la consultazione da parte degli studiosi.

ARCHIVIO CAPPELLETTI - Donatore: Guglielmo Cappelletti 1931-1989
Descrizione.
Si tratta dell'archivio della tipografia e casa editrice SAT, Società Anonima Tipografica, esistente dal 1908 e costituita dai cattolici per stampare "Il Berico". Nel 1921 la SAT divenne casa editrice con sede presso il palazzo vescovile. Nel 1919 Ernesto Cappelletti, con altri, creò l'Officina Tipografica Vicentina con sede nello stesso salone dello SAT, rilevando alcuni impianti dall'Anonima tipografia. Notevole è l'importanza di questo archivio per lo studio dell'editoria vicentina del '900. Le edizioni pubblicate dalla SAT sono prevalentemente di carattere religioso e liturgico, ma pubblicò anche, finché fu possibile, il giornale satirico "El Babao".
Informazioni.
L'avvocato Guglielmo Cappelletti, nato a Vicenza nel 1907, studiò giurisprudenza a Padova dove si laureò con uno studio su Dei delitti e delle pene di C. Beccaria. Collaborò con il padre Ernesto nella gestione della casa editrice SAT che poi diresse in proprio. Fece parte dell'Amministrazione comunale ed in particolare si attivò per la costituzione, nel 1948, del Consorzio per la gestione della Biblioteca Civica Bertoliana, di cui fu Presidente per vari anni.

DONO REZZARA - Donatore: Mario Rezzara 1932
Descrizione.
Oltre 200 volumi di letteratura varia. Notevole è il numero di libretti teatrali, con indicazione del teatro vicentino o veneziano dove l'opera fu rappresentata. Vi sono molti romanzi popolari e volumi di divulgazione scientifica.
Informazioni.
Mario Rezzara aveva negozio di sartoria a Vicenza in corso Palladio e la sua donazione indica, con buona approssimazione, quali fossero i gusti e le letture preferite, a cavallo tra Ottocento e Novecento, dalla media borghesia.

DONO VICENTINI - Donatore: Vespasiano Vicentini 1932
Descrizione.
Una cassa di manoscritti di Pietro Vicentini, cugino del donatore, che trattano della poesia di Giacomo Zanella e del dialetto vicentino.

DONO RANDI - Donatore: Giovanni Battista Randi 1933
Descrizione.
Manoscritti e documenti interessanti la storia e la cultura vicentina, appartenuti alla libreria di Ascanio Pagello, acquistata dal donatore. Si tratta di un cospicuo numero di documenti del Cinquecento riguardanti le lotte secolari per il possesso delle montagne vicentine e le laboriose vicende per la definizione dei confini veneziani e degli Asburgo. Vi sono, inoltre, lettere autografe di Francesco Caldogno, deputato alle montagne ed ai confini della Dominante.
Informazioni.
Il padovano Giovanni Battista Randi possedeva e gestiva la Libreria Draghi di Padova. Acquistò la libreria dei conti Pagello di Vicenza e donò alla Bertoliana i manoscritti di cui sopra seguendo il consiglio dell'Intendente di Finanza l'avvocato Marzemin che era anche un appassionato studioso di storia veneziana.

DONO SEGATO - Donatore: Elisa Zamboni Segato 1940
Descrizione.
293 opere, perlopiù di carattere storico letterario e di economia, appartenute al defunto marito.
Informazioni.
Gaetano Segato aveva espresso il desiderio che la sua libreria fosse donata alla Bertoliana.

ARCHIVIO LOSCHI - Donatore: Famiglia Zileri-Dal Verme 1941
Descrizione.
Trattasi di una raccolta documentaria di oltre 300 unità di confezionamento che abbraccia un periodo che va dal XII al XVIII secolo. L'archivio è di alto interesse per la storia di Vicenza considerato anche che la famiglia annovera al suo interno alcuni celebri personaggi.
Informazioni.
L'archivio è stato donato alla Bertoliana, su insistenza del bibliotecario A. M. Dalla Pozza, tramite l'ingegnere Antonio Borgo, amministratore degli eredi Zileri - Dal Verme. La maggior parte delle scritture si trovano ancora a Palazzo Trissino, sede municipale. Peraltro era stato esplicitamente stabilito dai donatori che l'archivio dovesse essere depositato in Bertoliana per evitare al materiale documentario il rischio di passare a far parte dell'allora istituenda sezione dell'Archivio di Stato.

LASCITO RIGHETTI - Donatore: Pietro Righetti 1942
Descrizione.
Si tratta di una raccolta di stemmi e di manoscritti araldici messa insieme da Pietro Righetti, padre di Vincenzo. Nel fondo vi sono 70.000 stemmi di famiglie italiane, 2.000 di famiglie ebree e numerosi stemmi comunali. Nel corpus dei manoscritti compaiono genealogie varie, antichi armoriali ed opere storiche. Questa raccolta costituisce il fondo speciale intitolato "Armi Righetti".
Informazioni.
Vincenzo Righetti, trasferitosi a Torino, lasciò alla Bertoliana la raccolta per decisione autografa del padre Pietro.

LEGATO ANTONIO E GIUSEPPE ROI - Donatore: Giuseppe Roi 1965 e seguenti
Descrizione.
La famiglia Roi si è resa benemerita della Bertoliana con donazioni varie che datano dalla fine dell'Ottocento e sono proseguite per tutto un secolo. Già nel 1905 Giuseppe Roi, omonimo dell'attuale, sottoscriveva per la Biblioteca l'abbonamento a vari periodici, tra cui " L'Année scientifique" e "Minerva". Nel 1938 e durante l'ultima guerra mondiale un altro Roi, Antonio, donava varie pubblicazioni di carattere artistico e sottoscriveva l'abbonamento a periodici come "L'illustrazione italiana", "Critica d'arte", "Scenario", "Domus", "Rivista italiana del dramma" e "Palladio". Nel 1932 lo stesso Antonio Roi aveva versato alla Biblioteca 20.000 lire dell'epoca per la costituenda "Sala Fogazzaro" e aveva stabilito che "ove ciò non sia possibile, la somma venga devoluta a scopi affini". Nel 1965 il nipote Giuseppe Roi, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Antonio Fogazzaro, donava alla Bertoliana le carte dello scrittore che si trovavano nella villa di Oria, e ciò anche per desiderio del compianto zio Antonio. Giunsero così altri manoscritti dei romanzi di Fogazzaro, autografi delle conferenze, annotazioni ed appunti vari nonchè oltre 11.000 lettere. Nel 1971, nel 1982 e 1983 altri manoscritti fogazzariani furono acquistati sul mercato antiquario e donati alla Bertoliana da Giuseppe Roi. Nel 1985 lo stesso Giuseppe Roi depositò l'archivio della famiglia Fogazzaro-Roi ad integrazione del fondo già costituito. Nel novembre 2004 entra in Biblioteca una nuova sezione dell'Archivio, con documentazione relativa agli antenati di Antonio Fogazzaro: memorie e discorsi di Mariano Fogazzaro -padre dello scrittore-, documentazione di e su don Giuseppe Fogazzaro -zio di Antonio-, materiale sulle attività della famiglia Roi. Impreziosisce l'Archivio una ricca raccolta fotografica.

DONO NARDI - Donatore: Piero Nardi 1973
Descrizione.
Oltre ad un discreto numero di opere di letteratura italiana sue e di altri, Piero Nardi ha donato documentazione fogazzariana ad integrazione di quanto fino ad allora già giunto in Biblioteca sull'autore di Piccolo mondo antico. Le prime 13 delle 17 buste donate contengono appunti, minute di racconti, articoli, romanzi e poesie; nelle altre vi è parte del carteggio di A. Fogazzaro o a lui diretto.
Informazioni.
Piero Nardi, nato a Vicenza nel 1891, fu studioso del Fogazzaro, di cui scrisse un'ampia biografia e di cui curò l'edizione nazionale presso l'editore A. Mondadori.

DONO REGIONE DEL VENETO - Donatore: Regione del Veneto 1973 e seguenti
Descrizione.
Alla Regione spettano, in quanto trasferiti dallo Stato, i compiti relativi alle attività delle biblioteche di ente locale. Annualmente, a partire dagli anni Settanta, la Regione concede contributi alle biblioteche. Anche la Bertoliana ha goduto di tali benefici in particolare nel settore del restauro, della catalogazione, per la realizzazione del Centro servizi provinciale per le biblioteche, per l'aggiornamento del personale e per progetti culturali quali la pubblicazione delle carte Lampertico nonchè l'Archivio Scrittori Vicentini. La Regione ha inoltre donato e dona con regolarità copia delle proprie pubblicazioni ed opere di particolare interesse per il territorio regionale. Ha anche fornito documentazione audiovisiva tramite la Mediateca regionale.

ARCHIVIO VALMARANA - Donatore: Tommaso Valmarana 1974
Descrizione.
Questo archivio, sia pure assai consistente, comprende solamente la serie dei "Processi", perché la parte degli "Istrumenti" è andata distrutta durante la seconda guerra mondiale da un bombardamento aereo che colpì il palazzo Valmarana a S. Faustino in Vicenza.

LEGATO LORENZONI - Donatore: Teresa Lorenzoni Faccini 1976
Descrizione.
Si tratta della biblioteca di Giulio Faccini, consistente in 483 opere per complessivi 784 volumi. Queste opere, datate dalla fine del XIX secolo fino agli anni '50 del XX, sono in gran parte di letteratura italiana e straniera; notevole è il numero di testi teatrali nonchè di autore ed argomento vicentino. Va segnalata una copia dell'Enciclopedia "Treccani" in 36 tomi ed il volume di incisioni di P. Fidanza Recueil de tetes choisies de personnages illustres..., Roma 1785, con 180 incisioni all'acquaforte.
Informazioni.
Teresa Lorenzoni, vedova del vicentino Giulio Faccini, in ricordo del marito volle che i libri dello stesso giungessero alla Bertoliana.

FONDO DA SCHIO - Donatore: Alvise Da Schio 1979
Descrizione.
Il fondo, istituito nel 1979 con lo scopo di raccogliere in copia tutti i documenti di Filippo Pigafetta per illustrarne l'attività, è costituito da 5 grossi faldoni di documenti raccolti in Italia ed in Europa dal donatore in anni di ricerche appassionate. Al fondo documentario Alvise da Schio volle affiancare una somma in denaro con la quale la Bertoliana ha potuto assegnare premi per tesi di laurea su Filippo Pigafetta o su alcune sue opere. Sempre con i mezzi finanziari messi a disposizione, inoltre, è stato pubblicato nel 1984 il volume Viaggio da Creta in Egitto ed al Sinai 1576-1577 di Filippo Pigafetta, a cura dello stesso Alvise da Schio. Ulteriori studi su documenti relativi allo stesso soggetto e conservati a Firenze sono stati commissionati e sono ora in corso.
Informazioni.
Laureato in agraria e noto per la coltivazione dei funghi nelle grotte di Costozza, Alvise da Schio cura interessi storico-letterari ed ha posto in particolare la sua attenzione sul poco conosciuto Filippo Pigafetta.

RACCOLTA GIARETTA - Donatore: Mario e Valentina Giaretta 1980
Descrizione.
966 opere per complessivi 1031 volumi che costituiscono un fondo notevole per lo studio delle vicende relative alla prima Guerra mondiale. Queste pubblicazioni si aggiungono e completano quanto era già stato donato o acquisito dalla Biblioteca a partire dall'ultimo anno di guerra. Vi sono, nel lascito, numerose opere ormai introvabili.
Informazioni.
Valentina e Mario Giaretta furono cultori delle memorie sulla Grande Guerra e raccolsero con impegno quanto riuscirono a trovare sul mercato in numerosi anni di ricerca.

LEGATO ARDUIN - Donatore: Giovanni Arduin 1981
Descrizione.
189 opere per un totale di 975 volumi, comprendenti collane pregevoli come le edizioni nazionali di G. Mazzini e G. D'Annunzio; opere di storia, di economia e di letteratura italiana. Sono un centinaio, inoltre, i volumi e gli opuscoli di interesse vicentino.
Informazioni.
La moglie di Giovanni Arduin, un vicentino trapiantato a Lugano, aveva comunicato già nel 1978 alla Bertoliana la volontà del marito di donare la propria raccolta libraria parte alla Bertoliana e parte alla Biblioteca Cantonale di Lugano. Difficoltà burocratiche peraltro impedirono di dar seguito a tale volontà fino al 1981.

FONDO ANTONIO PIGAFETTA - Donatore: Bruna e Rita Pigafetta 1981-1998
Descrizione.
Si tratta di una assai cospicua elargizione in de-naro e beni immobili intesa a promuovere gli studi sul navigatore Antonio Pigafetta e gli altri esponenti della casata che si sono distinti nei secoli. La donazione impegna la biblioteca a supportare ricerche, studi e pubblicazioni collegati a questi personaggi a loro volta legati alla storia vicentina.
Informazioni.
La donazione di Bruna e Rita Pigafetta, discendenti del viaggiatore compagno di Magellano, assicura da anni alla Bertoliana la collaborazione di borsisti impegnati sui temi indicati. Ha permesso inoltre di realizzare l'edizione critica del diario del primo viaggio intorno al mondo stilato da Antonio Pigafetta e la pubblicazione facsimilare di un'edizione manoscritta dello stesso conservata presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Ha anche permesso la realizzazione di una giornata di studio, con relativa pubblicazione degli atti, sulla letteratura di viaggio nel Cinquecento.

RACCOLTA CAZZOLA - Donatore: Otello Cazzola 1982
Descrizione.
La Raccolta Cazzola consta di 999 opere in gran parte di teatro e di ambito artistico. Significative le collane di testi, critica e storia teatrale.
Informazioni.
Otello Cazzola si era diplomato all'Accademia di arte drammatica di Roma nel 1940. Aveva recitato nella Compagnia dell'Accademia con attori del calibro di Tino Carraro, Aroldo Tieri, Ave Ninchi. Dopo la chiamata alle armi aveva ripreso l'attività con la Compagnia di Anna Magnani e Marcello Giorda. Rientrato a Vicenza per motivi di famiglia e di salute, si era dedicato con passione all'insegnamento dell'arte scenica e alla regia fondando il gruppo de "Gli Istrioni".

CARTE BAROLINI - Donatore: Helen Mollica Barolini 1984-1999
Descrizione.
Il fondo, relativo ad Antonio Barolini, giornalista, romanziere e poeta vicentino, è costituito da 21 buste e conserva i dattiloscritti dei romanzi con correzioni autografe, poesie edite e inedite. Al nucleo letterario si accompagna un cospicuo fondo che testimonia l'intensa collaborazione di Barolini con riviste letterarie e quotidiani nazionali, nonché i suoi impegni con la RAI. Interessante pure il carteggio intrattenuto con importanti personalità della cultura e della politica italiane degli anni Sessanta e Settanta (Rumor, Spadolini, Betocchi, Spaziani), come anche la corrispondenza con il cardinale Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano, dove si legge tutto il travaglio religioso e il sincero desiderio di rinnovamento della Chiesa costantemente presenti nell'animo dello scrittore. Particolarmente copiosi i carteggi con Max Ascoli e Giose Rimanelli. Di rilievo anche la corrispondenza privata con la famiglia.
Informazioni.
Il primo nucleo, donato dalla vedova di Antonio Barolini, risale al 1984 ed è il più cospicuo, ma non meno importanti sono anche i doni successivi, soprattutto per l'abbondanza dei carteggi. La donatrice, statunitense di origini italiane, è scrittrice ed ha pubblicato, tra l'altro, le poesie del marito da lei tradotte in inglese. Le carte Barolini sono divenute oggetto di particolare interesse in Bertoliana nell'ambito del più ampio progetto culturale, iniziato successivamente alla donazione, denominato Archivio Scrittori Vicentini.

CARTE GIAN DAULI - Donatore: Paola Boni Solari e nipoti Foresi 1987
Descrizione.
Il fondo è costituito da 38 buste e conserva, tra l'altro: romanzi, racconti e novelle, opere teatrali, versi, saggi e conferenze, appunti, traduzioni, diari ed un ampio carteggio, dove alla corrispondenza con grandi firme della cultura del tempo, si accompagna quella legata all'attività editoriale di Gian Dauli, nome d'arte di Ugo Nalato. Tra i romanzi, da ricordare: il dattiloscritto di Cabala bianca (presente anche in versione manoscritta però incompleta), quello di Carri nella notte e le traduzioni francese e tedesca de La Rua. Molto importanti sono le traduzioni curate da Gian Dauli. Tra queste, di particolare rilievo, quelle relative all'opera di Jack London e Thomas Hardy. Tra i manoscritti sono interessanti i Diari degli anni 1917 - 1944, alcune Conferenze e i Versi. Del carteggio si segnalano gli autografi di Aleramo, Alvaro, Beltrame, Campanile, Cecchi, Céline, Folgore, Gallimard, Giuriato, Gobetti, Marinetti, Mondadori, Moretti, Palazzeschi, Papini, Pavese, Prezzolini, Rizzoli, Sacchi, Treves.
Informazioni.
Il fondo rispecchia gran parte dell'attività di Gian Dauli. L'intensa e disordinata attività editoriale lo vede nel 1914 a Roma dove pubblica importanti nomi italiani, tra cui Morselli e Tozzi, Nei primi anni Venti è a Milano dove entra a far parte, e ne è l'animatore, della casa editrice La Modernissima nel cui catalogo spiccano le traduzioni, spesso integrali, dei simbolisti francesi e di altri nomi importanti della letteratura mondiale. Scrive romanzi e testi per il teatro; traduce le opere degli americani, soprattutto London; dirige alcune collane presso altri editori. Le carte Gian Dauli sono parte, in Bertoliana, dell'Archivio scrittori vicentini, progetto culturale che ne garantisce lo studio e la valorizzazione.