Biblioteca Civica Bertoliana

03/05/2023

76° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza

Dal 21 settembre al 21 ottobre

Il 76° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, il quinto affidato alla direzione artistica di Giancarlo Marinelli, scrittore, autore teatrale e regista, è caratterizzato da un titolo di grande forza evocativa, “Stella Meravigliosa”, che riassume le scelte artistiche e l’impostazione del lungo e a volte accidentato, percorso di lavoro; il titolo rimanda al romanzo del 1962 dello scrittore giapponese Yukio Mishima, un testo che incarna il dilemma atroce e dilaniante tra conservazione e annientamento, creazione e distruzione, indicando la necessità irrevocabile di una scelta.

Gli spettacoli del nuovo Ciclo dei Classici edizione 2023 – otto, di cui cinque in prima nazionale – saranno in scena dal 21 settembre al 21 ottobre; si nutrono e arricchiscono negli approfondimenti de L’Olimpico incontra il pubblico, una serie di incontri, convegni, tavole rotonde, che si svolgono all’Odeo dell’Olimpico, nel Giardino del Teatro e in Basilica palladiana, con studiosi, critici e artisti, a discutere con il pubblico dei temi e dei riferimenti suggeriti dagli spettacoli in scena.

Stella Meravigliosa”, il titolo del 76° Ciclo è dunque di per sé l’enunciazione di una sfida e di una sua non più procrastinabile risoluzione; la guerra delle guerre magistralmente rappresentata da Mishima, diventa il motivo critico dentro e fuori il Classico e l’interrogativo su cui si plasma questa nuova edizione degli Spettacoli Classici all’Olimpico, diretta da Giancarlo Marinelli. La questione è se la forza del Mito sia quella di uscire dal Testo, e di passare nel Testo di qualcun altro, che lo declina poi secondo i tempi e i modi della Storia, oppure se la sua potenza sia inscindibile da chi per primo l’ha tramandato a noi, e senza di lui non sia possibile alcuna rappresentazione del Sacro e del Classico. E la metafora del preservare il Testo diventa anche la necessità del salvare la Terra, come spiega il direttore artistico: “Cosa dobbiamo fare? Salvarla o distruggerla? Forse che preservandolo (il Testo, come la Terra) li stiamo lentamente prosciugando? E quindi distruggendoli, una volta per tutte, daremmo via a una sua nuova creazione? Oppure è possibile una terza via? Una mediazione al rialzo? Ma esiste un compromesso all’altezza della meraviglia della Terra Promessa?”.

Il 76° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico è promosso dal Comune di Vicenza, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, l’Accademia Olimpica e la Biblioteca Civica Bertoliana; è realizzato con il sostegno della Regione del Veneto e Gruppo AGSM AIM SpA e Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo e di Burgo Group; con le collaborazioni di Arteven Circuito Regionale Multidisciplinare, la Fondazione Taormina Arte, a.ArtistiAssociati di Gorizia, Savà Produzioni Creative, Teatro Ghione di Roma, Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Enfi Teatro e Tema Cultura.

In serata è prevista una conferenza spettacolo sul palcoscenico dell’Olimpico durante la quale Giancarlo Marinelli anticiperà, accompagnato da alcuni interpreti degli spettacoli, contenuti, temi ed appuntamenti del programma; un racconto animato dalle fascinose multivisioni di Francesco Lopergolo, in un evento-spettacolo in cui le dimensioni narrativa, poetica e visiva andranno a suggerire la ricchezza di ispirazioni e i titoli che la rassegna presenterà al pubblico in autunno.

Stella Meravigliosa' è il titolo di questa 76a edizione del Ciclo dei Classici. E non ci sono dubbi che una stella si è accesa nel cielo olimpico, una guida per la crescita culturale e condivisa di questa nostra città bellissima - dichiara l'amministrazione comunale -. Tornando in questo luogo unico, di speciale bellezza, che è il Teatro Olimpico, riconosciamo che il messaggio culturale lanciato dalla direzione artistica di Giancarlo Marinelli in questi anni, ha saputo raccogliere l'eredità del passato e disegnare il futuro e questo diventa ricchezza condivisa, elemento unificatore della città. E dove dimorano i Maestri, abitano anche le giovani generazioni e i nuovi talenti che andranno ad animare la scena in autunno. Ma non solo: il Ciclo Classici ha portato l'Olimpico fuori dall’Olimpico e abita oggi la città, il territorio e il Paese, in un gioco virtuoso di condivisione e disseminazione. E frutto della condivisione è anche questa 76a edizione, realizzata grazie alla fondamentale collaborazione della Fondazione Teatro Comunale, dell'Accademia Olimpia e della Biblioteca Bertoliana, con il sostegno della Regione del Veneto e di numerose istituzioni ed enti. A tutti il mio grazie e la mia riconoscenza”.

“Il Teatro Olimpico, con l'Odeo e il suo Giardino, e la Basilica palladiana sono i luoghi dove il pubblico potrà assistere alle proposte dei Classici 2023 che vede numerosi attori di primo piano sulla scena nazionale ed internazionale, "stelle meravigliose" del teatro che Marinelli ha voluto per questa stagione insieme a giovani interpreti. Tra le novità il pubblico potrà assistere ad un spettacolo dedicato a Goffredo Parise che si terrà in Caserma Ederle, a sancire la collaborazione, anche sotto il profilo culturale, con i militari statunitensi che vivono in città. Accanto alle prime nazionali si potrà rivedere la fortunata produzione firmata Marinelli "Histoire du Soldat" e sarà riproposta la modalità dello spettacolo itinerante con il progetto Milk Wood edizione 2023 e con un appuntamento della Sezione Off. Infine sottolineo il calendario di incontri ad ingresso gratuito che vede tra i protagonisti noti studiosi e segnalo un nuovo incontro con i Classici Contro in collaborazione con l'Università Ca' Foscari di Venezia” - conclude l'amministrazione.

“Uno spazio unico come quello dell’Olimpico – commenta il presidente dell’Accademia Olimpica – richiede attente valutazioni e proposte meditate non solo sul piano artistico, ma anche della coerenza e dell’equilibrio tra le due nature dell’Olimpico, che è insieme monumento da tutelare e teatro da mantenere vivo. Rispettare le sue caratteristiche e le sue fragilità non significa congelarlo nell’inattività, come dimostrano la lunga vita di questo stesso Ciclo e i tanti eventi di qualità che vi vengono proposti: significa, invece, trovare soluzioni che sappiano preservare questo luogo unico al mondo, adeguandosi alle sue esigenze senza usi eccessivi o forzature”.

“Per la Biblioteca civica Bertoliana, Istituzione che qui rappresento – dichiara la presidente della Biblioteca Bertoliana – essere presente al Ciclo dei Classici e al suo tavolo tecnico conferma quanto la ricerca e la lettura dei testi siano imprescindibili per raccontare, scegliere e ricordare, per formarsi una propria identità critica. E le voci che da secoli si leggono in Bertoliana sono tutte voci del mondo, dall’antichità fino ad ora. Tra testi classici e attualità, perché un classico è un libro che non ha mai finito di dire qual che ha da dire, oggi in special modo”.

“Ancora una volta i Classici sono lì, a indicarci la strada, a dirci che nuove prospettive e nuovi sguardi orientati al futuro, possono arrivare da molto lontano. Di questo patrimonio di cultura e di saggezza, siamo felici di essere i testimoni nel tempo e di questa squadra, che lavora incessantemente perché la magia del teatro possa realizzarsi ogni anno all’Olimpico, sono particolarmente orgoglioso. E vorrei ringraziare l’Amministrazione Comunale, per la fiducia che ci ha accordato, così come tutti i partner che, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione di questo Festival. Ma soprattutto io dico grazie, alla Città, che accoglie sempre con entusiasmo le proposte del nostro instancabile Direttore Artistico, Giancarlo Marinelli”, conclude il presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza.

 

Gli spettacoli

Il 76° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico “Stella meravigliosa” - direzione artistica di Giancarlo Marinelli - si aprirà al pubblico giovedì 21 settembre 2022 alle 21.00 con la prima nazionale di “Sette a Tebe”, uno spettacolo ispirato alla tragedia di Eschilo, drammaturgia di Gabriele Vacis (che cura anche la regia) e PEM-Potenziali Evocati Multimediali, con il contributo di Roberto Tarasco, per scenofonia, luminismi e stile, protagonisti i giovani attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, il gruppo PEM, una produzione a.ArtistiAssociati, Gorizia. È sicuramente un felice ritorno al Teatro Olimpico, per Gabriele Vacis, regista e drammaturgo tra i più apprezzati della scena contemporanea e i giovani e bravissimi attori, dopo il successo del “Prometeo” della passata edizione dei Classici, ma è anche una prova importante questa messinscena della mitologia di Tebe e sulla saga della stirpe di Edipo, focalizzata sulla possibilità di rappresentare quel sentimento tragico che sembra disperdersi nella chiacchiera quotidiana del nostro presente. E così nella nuova versione, è la gente di Tebe che assiste e commenta quel che succede, a determinare gli eventi della tragedia: è la folla stessa, la protagonista, un’opinione pubblica che con la sua invadenza onnipresente è capace di volgere in festa, in mercato, ogni evento straordinario, anche i più tra­gici. Anche qui, come in “Prometeo”, si cercherà di esplorare alcuni rapporti tra l'attore che narra e l'attore che interpreta, non più considerando contrapposti i due termini ma cercan­do di "comprenderli" e metterli in relazione con il pubblico che partecipa. “Sette a Tebe” sarà in scena anche venerdì 22 e sabato 23 settembre, sempre alle 21.00.

Un titolo di grande fascino, inusitato per la scena teatrale, il secondo del Ciclo Classici 2023: si tratta del nuovo capitolo del Progetto Milk Wood, i reading poetici itineranti nei luoghi storici e monumentali dei paesaggi e delle Città, inaugurati con i versi di Dylan Thomas lo scorso anno, ripresi per la nuova edizione dalle parole struggenti di Ernest Hemingway in “Di là dal fiume e tra gli alberi”, in programma domenica 24 settembre alle 19.30 e alle 20.30, interpretati a Vicenza da Primo Reggiani, Lella Costa e Sebastiano Somma. La Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico e il suo Giardino saranno le tre tappe della performance in cui gli attori andranno a cedersi il testimone in un ideale percorso letterario e teatrale, di forte immanenza performativa, possibile solo lì e in quel momento, per un’idea di teatro in cui lo spettatore vede “nascere e tramontare” il testo attraverso la voce narrante, come se facesse parte integrante della natura, attraverso la scena urbana e paesaggistica in cui si manifesta. Anche in questa edizione dei reading itineranti, le pennellate di luce del progetto multivisivo di Francesco Lopergolo illumineranno i luoghi, all’imbrunire. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Circuito Teatrale Arteven, utilizzerà le Città del Veneto e non solo, rievocando le ambientazioni del romanzo di Hemingway, i luoghi nei quali si svolge la storia d’amore tra il colonnello Cantwell e la giovane Renata, sullo sfondo della caccia in laguna, la Guerra, l’amore vissuto tra le calli di una Venezia lontana nel tempo; e quindi, con una “licenza narrativa”, il reading sarà in scena anche a Taormina, e poi a Caorle e a Pieve di Soligo.

Un grande classico del Novecento per il terzo titolo del 76° Ciclo Olimpico, il ritorno di uno spettacolo pietra miliare delle produzioni firmate da Giancarlo Marinelli nella sua Direzione Artistica dei Classici: venerdì 29, sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, al Teatro Olimpico alle 21.00, andrà in scena a grande richiesta “Histoire du Soldat”, musica di Igor Stravinskij, libretto di Charles Ferdinand Ramuz, nella versione di Giancarlo Marinelli. Torna al Teatro Olimpico Drusilla Foer, attrice icona di stile e di ironia che proprio con quest’opera ha lanciato la sua carriera di divina del palcoscenico, con Andrè De La Roche nei panni del Diavolo (e come coreografo) e con Beatrice Venezi, direttore d’orchestra tra i più acclamati a guidare la musica dal vivo eseguita dall’ensemble da camera della OTO – Orchestra del Teatro Olimpico; i danzatori in scena saranno Giulia Barbone e Antonio Balsamo, mentre la multivisione sarà firmata da Francesco Lopergolo. L’iconico spettacolo, una produzione del Ciclo Classici in collaborazione con Savà Produzioni Creative e Teatro Ghione di Roma, è stato trasmesso su Sky Arte e su Now Tv nei mesi scorsi. Histoire du Soldat”, opera scritta nel 1918 agli albori dell’epidemia di spagnola, è una storia di guerra che riflette il sentimento di perdita dei riferimenti e rappresenta una ricerca di senso nel tempo e nello spazio; una composizione di impatto fortissimo, “leggera, adatta a viaggiare nelle piazze” nell’idea di Stravinskij, con un’orchestrazione straordinaria e una drammaturgia di profonda introspezione. La storia è quella del Soldato che vende il suo violino, ma soprattutto la sua anima al Diavolo, in cambio di una ricchezza che lo priverà di tutto, e prima ancora della possibilità di essere amato (le carezze di cui ogni viso avrà diritto, per riprendere il verso di Paul Eluard, nel titolo del Ciclo Classici edizione 2021 in cui l’Histoire ha debuttato).

Una performance di forte impatto per il quarto titolo dei Classici – inserito nella sezione Olimpico Off – ovvero “Still Novo – Cancellare, correggere, disseppellire”, un’opera interattiva che porta la firma di Daniele Bartolini come concept e regia e di Stefania Vitulli come dramaturg, un incontro-scontro proposto dalla compagnia italo-canadese DLT, programmato per venerdì 29, sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, con partenza dal Teatro Olimpico alle 18.00 e alle 20.00. Lo spettacolo itinerante audience-specific per 25 spettatori a replica, una produzione DLT, andrà a proporre due diversi percorsi che si snoderanno in alcuni luoghi storici e monumentali del centro storico, due tragitti collettivi e introspettivi. La performance si snoderà in base alla scelta fatta dallo spettatore, che si dividerà “tra una rievocazione poetica e solenne e un’invasione aliena camaleontica e mimetica. Per prepararsi a un salto finale” come spiegano i creatori dello spettacolo nelle note di presentazione. Il titolo indica il potere dirompente della performance: parte dalla rivoluzione linguistica del “dolce stil novo”, la proietta nel contemporaneo, ricercando lo stesso cambiamento, “ancor” nuovo: still novo; si pone come oggetto di indagine partecipata dallo spettatore, chiamato in causa ad esporsi, esplorarsi, dimenticarsi e reinventarsi, per unirsi a presenze, in attesa da centinaia di anni.

Ancora una prima nazionale, per il quinto spettacolo dei Classici, il monologo “Circe” di Luciano Violante, interpretato da Viola Graziosi, regia e scene di Giuseppe Dipasquale, in programma giovedì 5, venerdì 6 e sabato 7 ottobre al Teatro Olimpico, una produzione Teatro di Roma - Teatro Nazionale. Dopo Clitemnestra e Medea, Luciano Violante - magistrato, ex Presidente della Camera dei Deputati, presidente della Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine - torna ad interrogarsi sulla figura mitologica per chiudere la sua trilogia delle donne di sangue e giustizia, e dedica il nuovo spettacolo a Circe, la dea-maga simbolo della seduzione. Nel nuovo spettacolo si susseguono gli incontri con i personaggi attraversati e segnati dal dolore, dalla poetessa russa Achmatova a Giuda Iscariota, seguiti dalle figure del mito classico fino all’inevitabile e multiforme Odisseo, incontri che servono ad accompagnare Circe dalla porta del reale a quella della mitologia: Circe è colei che si fa e supera i limiti dell’umanità in Odisseo e negli altri personaggi che incontra nel suo viaggio nel tempo. Ed è il viaggio il comun denominatore con le due precedenti eroine tragiche, nella trilogia firmata da Violante: “Circe è la sacerdotessa del dolore, il riflesso delle profondità irrisolte altrui, colei che penetra lo sguardo ma non impietrisce”, come spiegano le note di regia.

E Odisseo ritorna anche nel sesto spettacolo proposto nel programma, anche questo in prima nazionale: si tratta di “Odisseo, colui che corse al di là del mare” presentato nell’ambito de La Tragedia Innocente, con Giuseppe Pambieri e i giovani attori di Tema Cultura Academy, testo e regia di Giovanna Cordova, coreografie di Silvia Bennett, scenofonia di Eleonora Biasin, disegno luci di Gianluca Cioccolini, in calendario venerdì 13 e sabato 14 ottobre alle 21.00 e domenica 15 ottobre alle 18.30 al Teatro Olimpico.

In una scena completamente spoglia prendono vita i ricordi di un passato che inizia su una spiaggia di un mare nordico, quello raccontato da Joyce nel suo Ulisse, che ritrae un Odisseo giovanissimo che gioca con il suo cane; da quella spiaggia inizierà il suo viaggio “per ritornare” cambiato dalle esperienze passate da incontri felici o drammatici. Nel frattempo anche “quella spiaggia” è cambiata, è diventata altro, pur rimanendo sempre “casa” dove resta ad attenderlo il suo cane. La rivisitazione del passato è affidata ad un Coro sempre presente sulla scena, attraverso il quale si “materializzano” i ricordi di uomini ed eroi, mostri e dee d’incomparabile bellezza, che nel “flusso del ricordo” come i pensieri appaiono e spariscono, si uniscono e si sovrappongono, mentre a Pambieri è affidato il ruolo dell’Odisseo maturo e ormai stanco, che sopporta con fatica il peso delle sue avventure e dei suoi ricordi, che si strugge nel dilemma se restare, o partire ancora.

Dal flusso di coscienza alla “Bellezza Imperfetta”: è questo il titolo del settimo spettacolo dei Classici all’Olimpico, un’originalissima performance in prima nazionale, di e con Diego Dalla Palma e con la partecipazione straordinaria di Nancy Brilli, giovedì 19 ottobre – Luciana Savignano, venerdì 20 ottobre – Cecilia Gasdia, sabato 21 ottobre, sempre alle ore 21.00 al Teatro Olimpico, progetto scenico e regia di Ferdinando Ceriani, con le musiche dal vivo di Cesare Picco, i costumi di Diego Dalla Palma e Laura Milan, una produzione Enfi Teatro.

L’uomo di spettacolo, emblema della cura e della ricerca della perfezione estetica, ripercorre la storia imperfetta della sua vita, impervia e sorprendente, in sei quadri che lo conducono alla Bellezza: coraggio, diversità, dolore, consapevolezza, disciplina e destino, accompagnato da presenze preziose, le artiste ospiti speciali, che contribuiranno alla poesia del racconto. Il filo conduttore sarà l’emozione del ricordo, sostenuto da una drammaturgia a tratteggiare l’educazione sentimentale del protagonista, in un’esistenza speciale e a tratti sregolata, sempre guidata dalla figura indomita della madre. Un racconto, magnetico, ironico, che procede per brevi frammenti, per squarci emotivi, accompagnati e intervallati dalle musiche di Cesare Picco e dalle canzoni che hanno segnato i momenti più significativi della vita di Diego Dalla Palma, che con questo spettacolo intimo e poetico, torna alle origini della sua lunga e fortunata carriera (gli esordi furono proprio in teatro, come scenografo) con un omaggio alla Bellezzae a quella donna, Agnese, che ha saputo trasmettere al figlio la disciplina necessaria per perseguirla.

Ottavo e ultimo titolo (in senso cronologico) del 76° Ciclo dei Classici, ancora un lavoro che attraversa il Novecento, ancora una prima nazionale, un reading teatrale con musica dal vivo ispirato a “Gli Americani a Vicenza ed altre storie” di Goffredo Parise”: nella sezione Olimpico Off viene presentato, sabato 21 ottobre alle 16.00 e alle 19.00 nel Soldiers’ Theatre della Caserma Ederle, “Gli Americani a Vicenza”, di e con Antonio Stefani e con i giovani attori di Tema Cultura Academy, in collaborazione con l’Associazione Musicale Francesco Manzato di Treviso, regia di Giovanna Cordova.

Il reading teatrale nasce come una corrispondenza, in presa diretta, nel momento dell’arrivo delle truppe americane in Città alla fine della Seconda Guerra Mondiale; prende vita nella prosa asciutta, animata dalle descrizioni dell’io narrante, testimone e interprete dei fatti, nella veste di reporter dall’Italia in italiano e in inglese. È la voce del Parise dei reportage di viaggio a parlare, anche se poi la scrittura giornalistica si ritrae nel racconto letterario, a tratteggiare personaggi e situazioni della realtà vicentina del tempo: otto quadri con cambi veloci d’immagini e situazioni, intervallati da brani di musica jazz suonati dal vivo che entrano nel racconto quasi a voler “contaminare” i “tempi” della città con l’introduzione di “nuovi ritmi” che non si fermano al piano squisitamente musicale. Ancora una volta, un pezzo di storia di Vicenza prende vita, a partire dal testo letterario, nella performance site-specific - creata da Giovanna Cordova sul testo di Antonio Stefani - dedicata alle nuove generazioni, per rinsaldare legami e ricostruire racconti inediti. (Le due repliche prevedono un numero limitato di spettatori, massimo 50, con partenza della navetta per la Caserma Ederle dal parcheggio del Teatro Comunale in Viale Mazzini, 39).

 

L’Olimpico incontra il pubblico

Per approfondire i temi e i contesti degli spettacoli in scena al Teatro Olimpico, sono stati concepiti degli appuntamenti aperti al pubblico, tutti gratuiti, con degli importanti studiosi, giornalisti, artisti, eventi realizzati dagli organizzatori del Ciclo dei Classici in collaborazione con le istituzioni che partecipano al Tavolo Olimpico, Accademia Olimpica e Biblioteca civica Bertoliana, per aprire un dibattito culturale e affrontarlo con adeguati strumenti e visioni.

Il primo appuntamento è in programma venerdì 22 settembre nell’Odeo del Teatro Olimpico, una giornata di studi dal titolo “Brucia il classico alla prova del tempo” organizzata dall’Accademia Olimpica con la Biblioteca Bertoliana; la sessione del mattino, con inizio alle 10.00 sarà dedicata a Fratelli nemici. Drammaturgia della guerra nei Sette contro Tebe e vedrà la partecipazione di Monica Centanni, Anna Beltrametti, Giorgio Ieranò, Gabriele Vacis; la sessione pomeridiana con inizio alle 16.00, avrà come protagonista un prezioso testo classico antico, custodito dalla Biblioteca civica Bertoliana.

Il secondo incontro è previsto sabato 23 settembre nel Giardino del Teatro Olimpico, alle 18.00: “Hemingway, di là dal testo nell’amore” per raccontare la struggente storia d’amore tra il grande scrittore statunitense, Premio Nobel per la letteratura nel 1954 e la giovanissima nobildonna veneziana Adriana Ivancich, scrittrice, poetessa e pittrice, (che ispirò il personaggio di Renata nel romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”), dalla voce della nipote Ivana Ivancich Marchesi, intervistata da Stefano Girlanda, giornalista de Il Giornale di Vicenza.

Venerdì 6 ottobre alle 18.00, nel Giardino del Teatro Olimpico sarà la volta de “Lo sguardo di Circe” in cui Luciano Violante nella sua “nuova” veste di drammaturgo, sarà intervistato da Antonio Di Lorenzo, giornalista de Il Vicenza e scrittore, per approfondire lo sviluppo e la genesi del suo spettacolo in scena all’Olimpico, dedicato all’eroina tragica e ai suoi legami inusitati con personaggi della storia antica e del mondo contemporaneo.

Sabato 7 ottobre alle 10.00 è prevista una nuova “puntata” dei Classici Contro, in Basilica Palladiana con gli ideatori della rassegna, docenti del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani, a discutere de “La crisi dell’eroe” con Katia Barbaresco, grecista, cultrice della materia alla stessa Università, moderati da Lorenzo Parolin, giornalista de Il Giornale di Vicenza. Una discussione sulla crisi di un archetipo che, dall’antichità attraversa letteratura e pensiero, per arrivare ai giorni nostri, un dialogo che partendo dai giovani vuole aprirsi a tutta la Città.

Il quinto incontro è in programma sabato 14 ottobre alle 10.00, sempre in Basilica Palladiana, una tavola rotonda realizzata in collaborazione con l’Accademia Olimpica, dedicata a “Teatro. La Porta del Tempo. Il tempo della tragedia, il tempo dell’azione, il tempo degli dèi”; prevede gli interventi di importanti studiosi come Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, Maria Elisa Avagnina, storica dell’arte, vicepresidente dell’Accademia Olimpica, Diego Dalla Palma, scrittore, imprenditore, regista, Ferdinando Ceriani, regista teatrale, Sergio Perosa, anglista, critico letterario, traduttore, accademico olimpico, moderati da Lorenzo Parolin de Il Giornale di Vicenza. Il confronto inviterà a pensare la scena come luogo nel quale il passato diventa presente e il presente può trasformarsi in passato, per riflettere sulla potenza dei classici, ma aiuterà a riflettere sulla capacità delle arti sceniche di trasformare una sequenza lineare di momenti (il “Chronos” degli antichi) in un unico “istante opportuno”, in grado di fissare per sempre emozioni e valori, sottraendoli all’usura data dallo scorrere degli anni. 

Per tutta la durata del Ciclo dei Classici al Teatro Olimpico, dal 21 settembre al 21 ottobre, sarà allestita la mostra dei costumi di scena de “I sette contro Tebe” un evento speciale, realizzato in collaborazione con l’Accademia Olimpica; l’esposizione, a cura di Mauro Zocchetta, sarà visitabile negli spazi dell’Odeo, aperta gratuitamente al pubblico negli orari di apertura del Teatro. In esposizione i costumi originali della tragedia di Eschilo, in scena nel Ciclo Classici del 1937, con Memo Benassi come interprete principale, regia di Guido Salvini.

 

Prospettive

Il volume “olimpico” che accompagna abitualmente il Ciclo dei Classici, una serie di contributi critici di autorevoli studiosi e rappresentanti del mondo accademico, realizzato in collaborazione con l’Accademia Olimpica, sarà curato anche per l’edizione 2023 da Cesare Galla. Oltre alla presentazione degli spettacoli e delle drammaturgie dei titoli in scena al Teatro Olimpico, la nuova edizione di Prospettive riporterà gli approfondimenti e le visioni critiche di Andrea Rodighiero, Maria Grazia Ciani, Umberto Curi, Silvio Perrella, Giorgio Ieranò, Sergio Perosa e naturalmente del curatore Cesare Galla.

 

 

Sede degli spettacoli e delle performance

Teatro Olimpico e Giardino del Teatro - Stradella del Teatro Olimpico, 8

Basilica Palladiana - Piazza dei Signori

Palazzo Leoni Montanari, Contrà Santa Corona, 25

Palazzo Thiene - Contrà S. Gaetano Thiene, 11

Chiesa di San Vincenzo – Piazza dei Signori

Soldiers’ Theatre della Caserma Ederle – Viale della Pace, 276 (con partenza della navetta dal parcheggio del Teatro Comunale)

 

Sede degli eventi de l’Olimpico incontra il pubblico

Odeo e Giardino del Teatro Olimpico - Stradella del Teatro Olimpico, 8

Basilica Palladiana - Piazza dei Signori

Informazioni spettacoli e prevendita biglietti

I biglietti saranno in vendita online su www.classiciolimpicovicenza.it e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (Viale Mazzini 39 – tel. 0444 324442), appuntamento obbligatorio, a partire da martedì 9 maggio 2023.

I prezzi dei biglietti per “Sette a Tebe” e per “Circe” sono 25 euro (intero), 20 euro (over 65), 15 euro (under 30); per “Histoire du Soldat” costano 28 euro (intero), 24 euro (over 65), 18 euro (under 30), mentre per “Bellezza Imperfetta” è previsto un biglietto unico a 20 euro.

Per lo spettacolo “Odisseo, colui che corse dal mare” de La Tragedia Innocente, i biglietti costano 15 euro (intero), 12 euro (over 65) e 10 euro (under 30), mentre per Milk Wood Project “Di là dal fiume e tra gli alberi” il biglietto per spettacolo e aperitivo, compreso nel prezzo, è di 20 euro.

Per gli spettacoli della sezione Olimpico Off: per “Still Novo” il biglietto unico costa 10 euro, mentre per “Gli americani a Vicenza” il biglietto per spettacolo e trasporto dal Teatro Comunale alla Caserma Ederle, compreso nel prezzo, è di 20 euro.

Per le scuole è previsto un biglietto unico a 7 euro, con prenotazione obbligatoria e verifica della disponibilità dei posti (lo stesso prezzo è valido anche per gli studenti in possesso della Vi – University Card).

Per gli appuntamenti de “L’Olimpico incontra il pubblico” l’ingresso è gratuito previa prenotazione obbligatoria sul sito del Ciclo di Spettacoli Classici.

 

 

Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza

Sito ufficiale: www.classiciolimpicovicenza.it

Facebook: @cicloclassici - https://www.facebook.com/cicloclassici

Instagram: @cicloclassici - https://www.instagram.com/cicloclassici



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